"La canzone della Barbiera è venuta in Piemonte dalla Francia. Le lezioni francesi a me note sono quelle della Franca Contea, pubblicate da Max Buchon e da Beauquier, quelle del Velay, pubblicate da V. Smith, e le bressane da Guillon . In queste lezioni il galante dice alla bella barbiera che ha cambiato di colore per i di lei begli occhi, o per l'amore che ha per lei, o per i di lei amori; ed essa gli risponde che i suoi amori e il suo cuore non sono per lui, ma per un altro e che viaggiano notte e giorno sulla Senna, o sul mare. In una bressana, l'amante preferito è il figlio del re d'Inghilterra. Questo finale, nelle lezioni piemontesi, è sostituito da uno ben diverso che sembra tolto da altra canzone e che apparentemente non ha nulla che fare con ciò che precede. « Quali sono i vostri amori? » Cosí il finale della canzone piemontese. — La barbiera risponde che sono il re di Francia e l'imperatore, ma che sceglie il re di Francia. Io sospetto che questo finale sia stato appiccicato alla lezione piemontese quando la canzone, venuta di Francia, sarebbe stata applicata a Maria Cristina, figlia di Enrico IV e di Maria dei Medici, detta Madama Reale, duchessa reggente di Savoia, nel tempestoso periodo del suo governo in Piemonte durante la minorità di Carlo Emanuele II. La canzone sarebbe cosí divenuta di qua dall'Alpi un'allusione satirica alle sollecitazioni d'alleanza di Francia dall'un lato e d'Austria dall'altro lato, contro le quali ebbe lungamente e penosamente a dibattersi la duchessa reggente. La preferenza francese, mentovata nel canto, accennerebbe, in tale ipotesi, alla risoluzione presa dalla duchessa di conchiudere colla Francia il trattato d'alleanza del 1638 (3 giugno), contro l'Austria. Questa supposizione poggia, a vero dire, su fragile base. Basti pertanto l'averla accennata.Vi è pure una canzone catalana che, nella prima parte, è press'a poco identica colla francese e colla piemontese, ed è quella pubblicata da Milà col titolo La barbera di Francia'. Anche in questa il finale è diverso da quello delle altre. Alla barbiera che gli domanda perché abbia cambiato colore, il galante risponde che è la di lei bellezza che gli ha trafitto il cuore. Chiede del marito. La donna risponde chi: è andato a pescare con tutti i suoi servitori. A mezzanotte il marito arriva, il galante lo pugnala. Il mattino questi è legato e condotto in carcere. Non m'arrischio a dire se questo finale appartenga alla canzone fin dall'origine, e se la lezione catalana debba ritenersi come piú compiuta e piú genuina delle francesi.Ma qui non finiscono i destini di questa canzone. Essa fu pure saldata colla canzone Il ritorno del soldato in una lezione di SaleCastelnuovo (Ivrea), in una di Valfenera (Asti), e probabilmente in altre non ancora pubblicate. La saldatura comincia dopo che il galante ha detto che ha cambiato colore vedendo le mani cosí bianche della barbiera. Questa si mette a piangere e dice che piange del marito assente, con quel che segue, come nella canzone del Ritorno del soldato."
Da "Canti popolari del Piemonte" - Costantino Nigra - Einaudi
---
---
Partiture:
---
arm. S. Cavallo
TTBB
---
La barbiera
arm. Stefano Bonnini
TTBB
---
La barbiera
arm. Giovanni Uvire
TTBB
---
La barbiera degli alpini
arm. Monte Cauriol
TTBB
---
La barbiera
arm. Stefano Bonnini
TTBB
---
La barbiera
arm. Giovanni Uvire
TTBB
---
La barbiera degli alpini
arm. Monte Cauriol
TTBB
---
Una versione toscana
arm. Claudio Malcapi
TTBB
---
Una emiliana
arm. Giorgio Vacchi
TTBB
---
la stessa per coro misto
arm. Giorgio Vacchi
SCTB
:::::::::::::::::::::::::::
Nessun commento:
Posta un commento